Henri Cartier-Bresson, soprannominato ‘l’occhio del secolo’, nacque nel 1908 a Chanteloup, poco distante da Parigi, e morì nel 2004.
Grande artista della fotografia di carattere umanistico (movimento che ricerca l’essenza dell’essere umano all’interno del contesto sociale ed economico a cui appartiene), è considerato il pioniere del fotogiornalismo.
Buona lettura e iscritti a The Raven Cat (se non lo hai già fatto) è gratuito!
L’uomo ritratto è divenuto immortale…
La macchina fotografica ha congelato i granelli di sabbia della clessidra, sono diventati immobili gocce di pioggia rubate al buco nero del tempo, e così l’uomo del ritratto è divenuto immortale.
É stato catturato mentre camminava sull’acqua? Il corpo proteso in uno slancio, gambe e braccia impegnate nel volo di un salto. Dalla pozza emergono ruderi simili ad attrezzi da circo: dei cerchi, una scala, pezzi usati e abbandonati.
Sopra al protagonista si apre un cielo plumbeo da cui spuntano i tetti di Parigi e l’orologio della stazione di Saint Lazare. La scena è circondata da un cancello di ferro battuto, da un lato fanno bella mostra di sé dei cartelloni pubblicitari, in uno di essi una ballerina stilizzata, a mo’ di beffa casuale, deride il protagonista compiendo il medesimo gioco acrobatico. E l’uomo diviene la metà terrena di una danzatrice d’inchiostro.
Noi spettatori, attraverso la compiacenza, crediamo di veder camminare sull’acqua una figura che sta solamente scappando altrove, magari fra le pieghe dell’ignoto. L’uomo voleva preservare il più possibile le sue scarpe oppure qualcuno lo stava inseguendo? Nessuno può conoscere la verità, probabilmente anche il fotografo ignorava nome e destino del suo protagonista.
É la foto che ti cattura!
Henri Cartier-Bresson
Quest’uomo non è reale, scivola sull’acqua come un sogno inconscio. E’ un miracolo sospeso tra l’essere e il non esistere. Ci rammenta il grande ciclo naturale da cui nessuno è escluso, dove ciascuno cammina sull’acqua del proprio mondo sentendosi egocentricamente solo.
Questa foto racchiude un segreto, chi l’ha scattata ha dominato il fuggente. Dopo quel click ogni cosa visibile e invisibile è mutata: indecisioni, sentimenti, dilemmi, paure. Quel fotografo ha posseduto l’istante illusorio della debolezza umana: sentire di avercela fatta a fermare lo scorrere infinito. E così noi osservatori rimaniamo affascinati all’effimero navigare nell’inespresso segreto dell’ignoto.
Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso un solo momento.
Henri Cartier-Bresson
Qui puoi ascoltare le parole di Henri Cartier-Bresson sull’arte del fotografare:
Trovi altre storie brevi, di The Raven Cat, qui.
Ti ricordo che iscriverti alla newsletter di The Raven Cat è un modo per ricevere via email i nuovi post pubblicati e per sostenermi. É gratis.
Oppure puoi semplicemente offrirmi un caffè usando il pulsante sotto:
Il tuo supporto è importante per me, è una forma di apprezzamento e gratitudine. Grazie! I miei gatti trasformeranno il caffè il crocchette!
il numero uno, sì sì
Bellissima riflessione su uno dei grandi grandi fotografi . Merci Giò! 🙏🏼